ARS: Stipendi e pensioni a parenti di ex deputati, mentre fuori dal palazzo….

Un aspetto a cui viene spesso da replicare è incide tanto sulle casse regionali siciliane è quello dei vitalizi agli ex deputati e pensioni di reversibilità a parenti di onorevoli scomparsi. Una cifra fissa di 18 milioni di euro che puntualmente viene elargita e che superara gli stessi stipendi dei deputati attuali, sistema che risale a svariati anni e dove ancora si pagano pensioni a nove parenti di senatori deceduti !

Pensioni di circa tre mila euro al mese (così come riporta un articolo del quotidiano palermitano di Repubblica) e assegni che mettono a disagio una Regione che  non naviga su belle acque e giustamente sono somme che dovrebbero porre fine ad un’assurdità di numeri che non stanno nè in cielo nè in terra. Così come gli attuali stipendi dei regionali che vanno a scontrarsi con un sistema di crisi al di fuori del palazzo, stipendi alti per una Regione che ha bisogno di altro e di una maggiore serietà interna, per essere ben visibili all’esterno, visto che la stima non è ai massimi livelli visti le voci attuali e non…..

 

Varie volte si è messo in atto e discusso questo problema mediatico e reale, le lamentele sono quotidianamente da parte di gente comune e che annacqua in un mondo in cui non si trova il bandolo della matassa e imputa le colpe a coloro che dentro il palazzo non mettono in atto tante situazioni a favore di precari, e tanti alti che hanno bisogno di aiuto da parte regionale. Se si interpellano gli stessi deputati, verrà detto che sono somme giuste per quello che loro fanno e che queste non li hanno deciso loro….. Giustamente per chiunque, lo stipendio è sempre poco, ma a volte si dovrebbe guardare cosa c’è alle proprie spalle, una insufficienza a trovare un lavoro e quando lo si trova, problemi ad avere il proprio stipendio con ritardi  che a volte superano il doppio del mese. Il “27” è solo per il politico e qualche altra categoria fortunata ma, una volta per tutte dovrebbe porre fine al problema o di rivedere accordi o meno con cifre che limiterebbero gli attuali 18 milioni annui, come somma fissa e metterli a servizio di chi giustamente ne chiede aiuto o diritto ….

 

Antonio David

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